Rita viene ricevuta da Sua Santità Giovanni Paolo II nell'udienza privata del 21 Giugno 1996
“Santità, è la prima volta nella mia vita che mi rivolgo a Lei e spero di esserne degna. Mi chiamo Rita Cutolo, sono nata a Roma e da alcuni anni risiedo in un paesino della provincia di Pesaro-Urbino. Sono una persona molto semplice e dotata di una grande Fede nel Signore al quale dono ogni momento della vita. Probabilmente si chiederà come mai io abbia deciso di rivolgermi a Sua Santità, qual’è la necessità che mi abbia spinta a farlo, dal momento che la mia vita si conduce seguendo un ritmo di quotidiana normalità.
In realtà il Padre Celeste ha permesso che dalle mie mani si sprigioni un’energia che ha la capacità di curare le malattie e dal giorno in cui, molti anni fa mi sono resa conto di avere ricevuto questo dono, ho iniziato a dedicarmi alle persone che soffrono. Sono contenta di avere accettato questo impegno e di non avere mai speculato su quanto mi è stato dato gratuitamente dal Padre Celeste. Accolto tutti e pongo le mani su tutte le persone ammalate; prego il Signore che le aiuti, se può, a guarire e le invito a riavvicinarsi a Lui con la preghiera e la Santa Comunione. Il Signore ha concesso la guarigione a molti ed altri continuano a varcare la porta della nostra casa con la speranza di vedere migliorare le proprie condizioni di salute. Ora, Santità, ho bisogno di incontrarmi con Lei per ricevere una Sua Benedizione che mi dia ancora di più il sostegno e la forza per aiutare i fratelli poveri ed ammalati che soffrono. Nella speranza che questa mia richiesta venga amorevolmente accorta, resto in attesa di una sua risposta. Con tanta devozione e stima.”
Rita Cutolo.
Dopo questa lettera Rita viene ricevuta da Sua Santità Papa Giovanni Paolo II nell’udienza privata del 21 Giugno 1996
2 commenti
L’Amore del Padre è immenso, Lui usa tutti i canali per sanare ogni ferita e attraverso i suoi figli ci cura.Grazie Signore per Rita Cutolo
Nella vita ci accorgiamo che il Signore non ci lascia soli,ci regala persone che ci aiutano ad affrontare il dolore, la sofferenza, la tentazione di perdere la speranza…La malattia,soprattutto quando ti colpisce da giovanissima, rischia di segnarti e di corrompere il tuo cuore. la preghiera e la vicinanza ai sacramenti e a persone come Rita sono come un faro nella notte che illumina i tuoi passi e se vacilli non permette che tu cada..consolandoti. Non ho la fortuna di conoscere Rita di persona ma ho appena inizizto ad invocarla percependo un’amorevole accoglenza e aiuto.