Quando Dio raccoglie un fiore su questa terra non è mai per caso. Dio sa vedere la vita di una persona e soprattutto conosce il suo cuore. Anche se per noi umani è una cosa inconcepibile, lui sa quando è il momento.
Quando andai da Rita la prima volta a Colombarone, 19 anni fa, Luca fu la prima persona che vidi. Aveva appena finito di pulire il pavimento, la sala d’attesa era vuota e gli domandai se fossi nel posto giusto. Lui mi sorrise e mi disse: Sì, vieni pure. Allora guardai il pavimento bagnato, non volevo di nuovo sporcarlo. Ma lui mi fece entrare lo stesso.
La prima cosa che mi colpì in lui era la dolcezza che emanava. Una persona mite, che non è cambiata nel tempo. Non l’ho mai visto alterarsi, né alzare la voce. Anche nei momenti di tensione lui sapeva mantenere la sua pacatezza e soprattutto la sua dedizione ai malati. La sua missione era nella sua anima.
L’amore che provava verso gli altri era tangibile, come la tenerezza nei suoi occhi quando li rivolgeva ad Arianna e ai suoi figli, con a volte l’espressione di un bambino nel suo stupore.
Un mio amico, come me, era convinto che non potesse succedere nulla alla famiglia di Rita, perché li sentivamo protetti da Dio, per portare avanti la loro missione. Ma la mente umana non può capire la profondità del disegno divino.
Noi che abbiamo avuto la fortuna e l’onore di avere conosciuto Luca, ci chiediamo ancora il perché abbia raccolto proprio lui? Un angelo non è destinato a rimanere a lungo su questa terra. E ad un angelo è facile volergli bene. Per questo il distacco diventa insopportabile, e ci sembra ingiusto soprattutto a ridosso del Natale.
Ma a Natale c’è una grande festa nel cielo e solo chi è stato benedetto su questa terra ha l’onore di parteciparvi. Un angelo come il nostro Luca.
Ciao Luca, grazie per quello che hai fatto per me e per gli altri. Ci mancherai davvero tanto.
2 commenti
Solo Rita conosce quanta fede mi ha portato da lei in questi anni.Non c’e’ bisogno che lo testimoni ancora,ma proprio perche’ non sono degno di Dio,perdonate la mia incapacita’ di capire,chiedermi il perche’ il Signore ci regala una persona come Luca e poi lo richiama a se’,chiedendo a chi percorre anche 1000km al giorno di continuare a credere.Rita mi ha chiesto di testimoniare davanti a centinaia di persone il mio percorso di guarigione ed io l’ho sempre fatto,pensando di fare cosa gradita al Signore,ma oggi veramente non ho capito.Piango ogni giorno dentro e fuori quella persona straordinaria qual’era Luca e piango per Rita,perche’ ho figli anch’io,non riesco a pensare al dolore di perdere una persona cosi’.Sicuramente Rita ha piu’ fede di me,ripeto perdonatemi,ne ho avuta dove altri si fermavano,ma oggi sono troppo addolorato per comprendere.Chiedo scusa a Dio e Rita,ho temuto che tutto fosse finito,che la famiglia di Rita mollasse.Avrei voluto dare l’ultimo saluto a Luca,ma l’ho scoperto tardi.Guardaci e guidaci da lassu’ e conduci alla verita’ quelli piu’ stoici di me.Ora sono troppo indietro per seguirVi.
Caro Luca,
saranno sempre nei nostri cuori: i tuoi occhi dolci e buoni;le tue mani che, con amore, sanavano, curavano e consolavano; il tuo sorriso sincero e felice nel sapere di guarigioni e miglioramenti.
E tu ringraziavi sempre il Signore.
Ora che sei così vicino a Lui, conforta e consola i tuoi cari, e tutti quelli che ti vorranno sempre bene.
Riccardo e Rosalia