Le prime manifestazioni di questa malattia (Lupus) erano state di tipo dermatologico sulla pelle delle mani, gomiti, ginocchia, piedi ed anche un poco sul viso. Manifestazioni che erano state erroneamente catalogate come “psoriasis” da vari medici e perfino all’Istituto xxxx di yyyyy dove mi ero ricoverata e dove, con cure forti, queste manifestazioni erano scomparse per ricomparire purtroppo dopo due giorni al rientro a casa. Successivamente, oltre alle manifestazioni dermatologiche, è cominciata la febbre con forti dolori articolari e gonfiori specie alle articolazioni degli arti superiori. Vengo ricoverata per accertamenti approfonditi presso l’ospedale di ssss e qui nel settembre del 2001 mi viene diagnosticata una forma di “lupus”, che inizialmente si manifesta nelle ossa e poi passa al sangue.
Sono seguita presso questo ospedale per un anno poi dall’ospedale cccc di vvvv. Dopo essere passata al sangue questa patologia mi colpisce il rene destro e dall’esame delle urine risulta sempre eccessiva la proteinuria ad un punto tale per cui ogni volta che faccio l’esame i risultati sono così gravi che mi devono ricoverare in ospedale per circa 10 giorni per riportarmi a valori quasi normali. Vengo a conoscenza di Rita ed inizio le applicazioni a giugno 2003, faccio cicli di applicazioni dato che abito lontano e preferisco concentrare in periodi le applicazioni di Rita. Dopo il primo ciclo di 9 applicazioni l’esame delle urine rileva valori di proteinuria quasi nella norma.
Passato il periodo estivo delle vacanze eseguo un nuovo esame delle urine ed anche questo risulta nella norma. Seguo ormai solo una terapia cortisonica che i medici, viste le analisi, pensano di ridurre al prossimo controllo. Dopo il secondo periodo di applicazioni da Rita i risultati delle analisi migliorano per cui i medici passano dal controllo mensile a quello trimestrale. Vengo da Rita per un secondo ciclo, le analisi migliorano ancora ed anche le espressioni cutanee della malattia per cui i medici passano il controllo da trimestrale a semestrale. Dopo il terzo ciclo le analisi danno risultati di normalità che permettono di diminuire la dose di cortisone da 15 mg a 10 mg con la speranza di scendere ancora. I medici pensavano che tali risultati fossero dovuti ad un aumento delle dosi e non potevano credere che io stessi così bene con dosaggi così bassi. L’aspetto cutaneo è decisamente migliorato ; nei piedi non ho più nulla come nelle ginocchia e nel viso, rimane ancora qualche segno nelle mani e per questo ringrazio Dio di avermi aiutata tramite Rita.