La mia malattia inizia nel 89 quando sono svenuta e all’improvviso mi sono trovata a terra con in braccio mio figlio di 7 mesi. In un primo momento ho pensato ad un improvviso calo di pressione visto che in quel periodo stavo ancora allattando mio figlio. Poco tempo dopo andai al Pronto Soccorso con attacchi di panico e tachicardia. Cominciai a fare controlli ed analisi anche perché mi era venuto un fastidioso fischio all’orecchio.
La diagnosi dei medici fu “Esaurimento nervoso”. Per 5 anni mi curarono per questa malattia senza avere alcun risultato mentre io avevo attacchi di vertigine in novembre ed in aprile. Con il passare degli anni mi accorsi di essere diventata un po’ sorda ed andai da un otorino che finalmente capì, dalla curva della prova audiometrica che soffrivo della Sindrome di Menier.
Il medico mi disse che non c’era alcun pericolo di vita ma che avrei dovuto convivere con questa malattia perché non c’erano cure specifiche per essa. Mi diede una dieta priva di sale e mi disse di non bere molto, ma la dieta non mi diede alcun giovamento. Grazie a mia cognata nel 93 conobbi Rita e dopo 10 sedute non avevo più fischi alle orecchie né nausee o vomito.
Stavo benissimo e nei due anni successivi andai da Rita solo qualche volta sporadicamente. Per me il lavoro veniva prima di tutto ma mi sbagliavo. Fu in una di queste sedute che Rita mi disse “Se tu continui così vai a finire male, la malattia è come una pianta, ha sempre le sue radici.” Io le risposi di non preoccuparsi perché stavo bene. Con il passare dei mesi le vertigini cominciarono di nuovo e più forte di prima e nausee e vomito duravano per più ore, fino a 16 ore.
Ero disperata ma ho dovuto toccare il fondo prima di ritornare da Rita per capire che la mia salvezza era solo Dio che attraverso le sue mani mi avrebbe potuto guarire. Nel 95 cominciai a girare per vari specialisti dell’orecchio fino a grandi luminari e nel giugno di quell’anno ero andata da Rita che mi disse “Sei venuta per guarire e restare o fuggire un’altra volta ?” Ancora oggi ho quello sguardo davanti a me e proprio quello sguardo è stata la molla che mi è scattata dentro per dirmi che non avrei più lasciato Rita fino alla mia completa guarigione.
Nel frattempo andavo da Rita e giravo per medici e per 6 mesi ho avuto attacchi acuti e vertigini a tutte le ore e invece di migliorare, come era accaduto in precedenza, stavo peggio. Un medico mi diede una cura che avrei dovuto fare per 8 mesi, lo dissi a Rita che mi rispose che dovevo farla.
Tornai a casa, guardai la Madonna che ho in camera e le dissi “Solo tu puoi guarirmi”, misi la ricetta in un cassetto e decisi di mettermi totalmente nelle mani di Dio. Dal gennaio, esattamente dal 3 gennaio del 97, non ho avuto più vertigini. Dall’ultima prova audiometrica fatta nel 99 non risulta più l’anomalia della Menier. Allego tutti i certificati medici. Da quel giorno non sono guarita solo dalla malattia ma ho imparato ad apprezzare anche le piccole cose di ogni giorno, vado a Messa e prego, cosa che prima non facevo. Andare da Rita vuol dire anche guarire spiritualmente, oggi sono un’altra persona ed è difficile esprimere la gioia e l’amore che attraverso Rita Dio ha messo nel mio cuore. Lo ringrazio per avermi dato la grazia attraverso la mia malattia di trovarLo e di incontrare Rita, Luca, Toni, Lisa e Carmen.
Un commento
Da vari anni che soffro di enfisema dopo aver avuto alcuni incontri con Rita,imponendomi solo le mani che emanono calore, all’ultimo controllo mi ha riscontrato un grande miglioramento che non dovrò nemmeno rifare un esame polmonare doloroso, per questo ringrazio Rita che gratuitamente fa sacrifici per aiutare chi sta male sia nel corpo che nello spirito, e spero che il Signore la protegga affinchè soppa continuare a svolgere la sua missione.
Grazie Ornella Lelli